Gli elementi tipologici, costruttivi e le tracce ancora visibili nelle murature
a cura di Laura Baltazzi
Il mastio

Il mastio per dimensioni delle murature e materiali si differenzia dal resto del castello e si connota come elemento del complesso più antico oggi visibile. Resta da evidenziare che probabilmente il recinto fortificato più antico ricalcasse solo in parte il perimetro attuale del complesso. Le dimensioni delle cortine murarie e la conformazione materica del paramento lo fanno risalire almeno al trecento, anche se è documentata la presenza di un castello sin dal XIII sec. ed è documentata anche una prima distruzione nel 1313 quando la torre era ”ruinata nell’Enza”. I molti rifacimenti successivi sulla parte superiore fanno intendere che la torre sia stata oggetto di molti altri interventi successivi di cui i più evidenti sono quelli del quattrocento, dove vengono modificate le finestre e inseriti i beccatelli e i merli nella parte sommitale. La copertura con un tetto il legno infine risale probabilmente al ‘700. La torre internamente si presenta con una struttura semplice e tipica. Una volta in pietra al piano terra copriva un primo vano adibito forse a magazzino e una successione in solai lignei nei piani superiori connessi da semplici scale in legno.
Passaggio lato scala con mensole e ingresso al castello murato.
L’ingresso al mastio risulta attualmente murato ed è collocato in quota e visibile dalla scala rampate che conduce agli spalti, era isolabile rispetto al resto del complesso (sempre in riferimento alla compartimentazione) con una passerella lignea retrattile di cui restano alcune tracce tra cui le mensole in pietra per il posizionamento del ponte sul passaggio lato scala.