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Giornate Nazionali dei Castelli 2021

Giornate Nazionali dei Castelli, XXII Edizione

Sabato 25 e Domenica 26 settembre 2021

Castello di Montechiarugolo (PR)

L’Istituto Italiano dei castelli sezione Emilia Romagna, in occasione delle XXII Giornate Nazionali dei Castelli che si svolgeranno il 25 e 26 settembre 2021 ha scelto il maestoso castello di Montechiarugolo per rappresentare la nostra regione nell’ambito della manifestazione.

In stretta sinergia con la famiglia Marchi proprietaria dell’edificio e con il Comune di Montechiarugolo è stato organizzato un ricco programma di eventi che vedranno protagonista il castello ed il suo borgo.

Durante il weekend sarà possibile visitare eccezionalmente, oltre a quanto solitamente visibile,  i giardini del castello e gli straordinari camminamenti di ronda con la guida speciale dei volontari dell’istituto che accompagneranno i visitatori alla scoperte delle peculiarità e delle caratterisitche della fortezza.

Per l’occasione sarà introdotta per la prima volta al castello la possibilità  per i visitatori di approfondire la visita e la conoscenza dell’edificio tramite qr code consultabili lungo il percorso, fra i quali speciali video 360° che permetteranno  di esplorare il fossato del castello ed altre parti  solitamente inaccessibili.

Nella giornata del 25 settembre  i visitatori potranno inoltre sperimentare  la visita tridimensionale del castello tramite visori per la realtà aumentata messi a diposizione dai volontari di Vigea.

A corredo dell’evento che vedrà anche la consegna della targa di appartenenza  al borgo di Montechiarugolo da parte dell’Associazione dei Borghi più Belli d’Italia, sarà messo in scena a cura del Caravan Verdiano nella piazza antistante il castello lo spettacolo “La Traviata, lo spirito di Violetta”

Programma dell’evento  

Sabato 25 settembre

Ore 9:00, 9:30, 10:00, 14:30, 15:00 e 15:30

visite guidate al castello 

Ore 11.00:

Consegna ufficiale della bandiera de “I Borghi più belli d’Italia” al Comune di Montechiarugolo

Accompagnamento musicale a cura della Montechiarugolo Folk Band “Tullio Candian”

Ore 16.00:

Visita speciale ai giardini del castello in compagnia dell’Architetto Paesaggista  Gottardo Bonacini

Ore 18.00:

Caravan Verdiano “La Traviata, lo spirito di Violetta” nella Piazza antistante il castello.

Domenica 26 settembre

Ore 9:00, 9:30, 10:00, 10:30, 11:00, 11:30, 12:00 14:30, 15:00, 15:30, 16:00, 16:30, 17:00 e 17:30

Visite guidate al castello

Numeri telefonici, mail e sito internet per informazioni:

Visite al castello:

info@castellodimontechiarugolo.it  – 0521 686643 / 338 3187911 / 3334575380

Caravan Verdiano:

biglietteria@comune.montechiarugolo.pr.it

Visita al Castello 3D

Per approfondire

1 Video introduzione

2 Araldica

3 Armeria

4 Giardino

5 Difese castello

6 Studiolo

7 360 giardino

8 360 fossato

9 360 stanze

10 360 spalti

11 Il rivellino

12 L’ingresso al castello

13 Il mastio

14 Camminamento di ronda

15 Il ponte levatoio a bolzone singolo

16 L’estetica del castello

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Castello di Montechiarugolo (PR)

L’originario presidio militare a difesa della val d’Enza fu edificato nel XII secolo dalla famiglia Sanvitale.

Nel 1313 Giberto III da Correggio, assediò il castello e lo distrusse insieme al borgo.

Entrata la città di Parma sotto il dominio del Ducato di Milano nel 1348, i Visconti fecero riedificare il castello a presidio della vallata.

Nel 1406 Giovanni Maria Visconti fregiò ufficialmente del feudo Guido Torelli, che avviò la ricostruzione della fortezza nelle forme attuali.

Verso la metà del XVI secolo il castello ospitò il re di Francia Francesco I e il papa Paolo III.

Nel 1551, durante la guerra di Parma, il maniero fu nuovamente attaccato e occupato; al termine del conflitto Pomponio Torelli avviò numerosi interventi, trasformandolo in residenza signorile.

Dalla prima metà del 1600 non essendo più contea, il castello passò alla Camera Ducale di Parma, ed affidato ad un presidio militare, fu utilizzato come magazzino di beni alimentari e deposito per la produzione di polvere pirica.

In seguito all’Unità d’Italia, nel 1864 il maniero fu alienato dal Demanio pubblico ad Antonio Marchi, i cui discendenti ancora ne sono proprietari.

Il castello si sviluppa su una pianta irregolare, attorno a due cortili interni, mostrando con evidenza i tratti tipici dei castelli d’epoca tardo-medievale, soprattutto nelle facciate sud-ovest e nord, interamente coronate dai merli ghibellini, ancora perfettamente visibili nonostante la copertura del tetto aggiunta a protezione dei camminamenti, sostenuti dai numerosi beccatelli con caditoie; fra i due cortili interni emerge l’alto mastio. La fortezza, posizionata strategicamente sulla scarpata naturale ai margini dell’alveo del torrente Enza, è circondata da un largo e profondo fossato, varcabile in origine attraverso due distinti ponti levatoi, collocati in corrispondenza dei due rivellini ancora esistenti.

In origine la rocca era difesa anche da una seconda cinta muraria più esterna, edificata lungo il perimetro del borgo, dotata di bastioni in corrispondenza degli spigoli; modificata con l’aggiunta delle cannoniere nella seconda metà del XV secolo, in seguito alla nascita dell’artiglieria, ne rimangono alcune significative tracce sul margine nord-occidentale del centro storico del paese.

Testi ed immagini tratti da Wikipedia